Come funziona il Biofeedback per la Cefalea Tensiva?


 

 

Il più efficace protocollo di Biofeedback per il trattamento della cefalea tensiva è il sEMG Biofeedback (sEMG = elettropiogramma di superficie), una tecnica non invasiva e priva di effetti collaterali. 

In questo tipo di trattamento il Biofeedback trainer, attraverso l’elettromiografia di superficie (sEMG), misura in tempo reale il livello di tensione dei muscoli coinvolti nel processo d’innesco dell’episodio cefalalgico (in genere i muscoli delle spalleschienafronte, temporali e/o mandibola), visualizzandola su uno schermo sotto forma di grafici o immagini usate come feedback (segnale di ritorno) per l’apprendimento del controllo della tensione muscolare che causa (invariabilmente) i sintomi, l'unica via praticabile per ottenere una cessazione e/o riduzione significativa delle cefalee di tipo tensivo. 

Il Protocollo da noi utilizzato è di tipo integrato, prevede un unico ciclo di 8-10 sedute e si articola nelle seguenti modalità d'intervento:

1 – Profilo Psicofisiologico (o Stress Profile) e anamnesi completa - Nella prima seduta si effettua una valutazione approfondita delle condizioni del paziente in relazione alla cefalea tensiva; subito dopo, utilizzando la strumentazione di biofeedback, si effettua una misurazione (stress profile) di diverse variabili fisiologiche in condizioni di relax e di stress (lieve) per individuare le alterazioni fisiologiche su cui lavorare e per definire il protocollo più efficace.

2 – EMG Biofeedback - Calibrazione senso-motoria - Grazie al feedback immediato fornito dalla strumentazione (elettromiogramma) l'individuo impara progressivamente a riconoscere anche i livelli minimi di contrazione dei muscoli coinvolti nella cefalea tensiva.

3 – EMG Biofeedback - Shaping - L'individuo apprende a ridurre volontariamente e a controllare la tensione dei muscoli monitorati, riportandola sui valori normali.

4 – Rilassamento Progressivo da fare a casa/lavoro con CD (8 fasi) - Diversi studi hanno dimostrato che l'aggiunta di questa tecnica al Biofeedback velocizza e potenzia gli effetti della terapia.

5 - Colloqui di sostegno, psicoeducativi, preventivi e strategici

La tensione muscolare alla base della Cefalea di Tipo Tensivo è quasi sempre legata a fattori di tipo psicologico-emotivi (ansia, stress, depressione, rabbia, ecc.); tali stati costituiscono la benzina che alimenta la tensione e amplifica il dolore. A tal fine la buona riuscita del trattamento e il mantenimento dei suoi effetti nel lungo termine sono fortemente potenziati da brevi colloqui strategici svolti nel corso del trattamento di biofeedback. Tali colloqui sono finalizzati a:

  • conoscere i meccanismi psicologicifisiologici e ambientali che sono all'origine della tensione muscolare involontaria che causa la cefalea tensiva (potenzia e velocizza gli effetti del trattamento).
  • aumentare la consapevolezza dell'individuo e il suo senso di autoefficacia, ossia la consapevolezza che le alterazioni fisiologiche involontarie che causano la cefalea tensiva possono essere volontariamente controllate e normalizzate con le tecniche apprese. 
  • imparare a controllare la risposta psicofisica agli agenti stressanti con adeguate strategie, tecniche e cambiamenti mirati nello stile di vita.

Questi colloqui non sono obbligatori ma sono fortemente consigliati.

6 - Igiene del sonno: vengono fornite le indicazioni necessarie a ripristinare una sufficiente qualità del sonno. Migliorare la qualità del sonno significa agire direttamente su un insieme di potenti meccanismi psicofisiologici che contrastano fortemente gli effetti dannosi dello stress, dell'ansia, della rabbia (e di altri stati di tensione/attivazione eccessiva) sul corpo e sulla mente, aumentando la resistenza psicofisica agli stressors inevitabili.

7 - Monitoraggio attivo inter-sessione: le strategie apprese durante il trattamento integrato di biofeedback devono essere poi estese alla vita reale, al di fuori setting protetto e controllato dello studio di biofeedback; per tale ragione abbiamo implementato un sistema di monitoraggio continuo sempre attivo che, tra una seduta (o sessione) e quella successiva, accompagna e assiste la persona nel delicato processo di estensione delle abilità apprese alla vita di tutti i giorni, tramite l'uso di strumenti (cartcei, fogli elettronici e applicazioni per smartphone/tablet/computer) opportunamente tarati sulle necessità di ogni singolo individuo.

8 - Monitoraggio post-trattamento: terminate le sessioni di trattamento, le abilità apprese e già ben trasposte nella vita di tutti i giorni dovranno essere utilizzate anche nei mesi successivi; per tale ragione nei 6-12 mesi successivi alla fine del trattamento effettuiamo un monitoraggio volto sia a verificare i progressi attesi, sia a correggere eventuali errori d'applicazione e d'integrazione delle strategie apprese, sempre tramite l'uso di strumenti simili a quelli usati nel monitoraggio inter-sessione.

L'applicazione di questo protocollo integrato produce effetti clinicamente significativi nell' 80-90% dei pazienti trattati (Sherman, 2012).

                                                                           

    

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